mercoledì 10 dicembre 2008

Il pandoro al cacao

Facendo la spesa mi è capitato di imbattermi in una novità dal mondo delle varianti già molto affollato dei pandori/panettoni: il pandoro "Fior di Cacao" della Battistero. Io non resisto alle novità e quindi decido di acquistarlo. Prezzo abbordabile, sui 5/6 euro.
Credo faccia più effetto vedere un pandoro di questo colore che assaggiarlo. Bello è bello, ma il gusto è di pandoro piuttosto che di cacao. Mi attendevo infatti un sapore di cacao molto più spiccato, invece è prettamente solo aromatizzato, nonostante il colore.
Viene voglia di spalmarlo di crema al cioccolato. Però se devo arricchirlo io, a quel punto compro un pandoro classico!
L'idea è buona, ma il gusto è troppo "tiepido".

mercoledì 3 dicembre 2008

Ciambellone rustico (salato)

Forse un po' brigoso nella lievitazione, ma se usi il lievito chimico fai molto prima, originale, gustoso, adatto come piatto unico se accompagnato ad insalate o da solo se farcito eventualmente con salame.

Attenzione: in questa ricetta io utilizzo il lievito di birra classico; il tempo totale di lievitazione è 2 ore e 45 minuti.*

Ingredienti:
  • 350 gr. di farina + quella per il lievito
  • 1 panetto di lievito di birra (quello classico da 25 gr. )
  • 2 uova
  • un po' di latte
  • una manciata abbondante di olive verdi snocciolate
  • 2 mozzarelle
  • 4 pomodori secchi (se sott'olio vanno sgocciolati)
  • due cucchiai di grana grattugiato
  • prezzemolo tritato q.b.
  • sale
Procedimento:

Sbriciola il lievito di birra e diluiscilo in tre cucchiai di latte caldo. Unisci un cucchiaio di farina, amalgama e lascia riposare coperto circa 15 minuti.
Trascorso questo tempo mescola la farina con il lievito, le uova, una presa di sale e latte tiepido necessario ad ottenere un impasto morbido, ma consistente. Impasta bene e lascia lievitare 1 ora coperto.
Intanto trita le mozzarelle, i pomodori secchi, le olive.
Trascorso il tempo di lievitazione unisci all'impasto il trito di mozzarelle, olive e pomodori, il sale, il prezzemolo tritato, il grana e lascia lievitare un'altra ora coperto.
Al termine trasferisci l'impasto sulla placca del forno rivestita di carta da forno dandogli la forma di una ciambella e fai riposare altri 30 minuti, coprendo sempre con un canovaccio.
Dopo aver scaldato il forno a 200°, cuoci il ciambellone per 35 minuti.


Il consiglio: utilizzando il lievito chimico istantaneo in bustine risparmi tutto il tempo della lievitazione, se non hai tempo è l'ideale!

martedì 2 dicembre 2008

Ciambella tradizionale

Una buona ciambella classica, con buco in mezzo, altrimenti che ciambella sarebbe! Alta, soffice, dura nei giorni e puoi farcirla come vuoi; ottima anche nel latte.

Ingredienti:
  • 500 gr. di farina
  • 300 gr. di zucchero
  • 100 gr. di burro
  • 2 dl. di latte
  • 2 uova
  • scorza di 1 limone grattugiata*
  • 1 pizzico di sale
  • 1 bustina di lievito vanigliato
Procedimento:

Lavora il burro ammorbidito a temperatura ambiente con lo zucchero con una spatola di legno fino ad ottenere un composto amalgamato.
Unisci la farina, le 2 uova, il latte, la scorza di limone grattugiata, il pizzico di sale e la bustina di lievito. Mescola bene fino ad amalgamare il tutto.
Versa il composto in uno stampo per ciambelle imburrato ed infarinato, porre in forno a circa 180° per circa 40 minuti.

Consiglio di tagliarla in tre strati orizzontali e farcirla di confettura alle ciliegie.


Il consiglio: per grattugiare la scorza del limone io utilizzo questo trucco: appoggio sulla grattugia un pezzo di carta da forno e poi grattugio. La scorza rimarrà sulla carta da forno invece di andarsi ad annidare nei solchi della grattugia.

mercoledì 26 novembre 2008

Le mandorle caramellate

Quante volte abbiamo acquistato le mandorle caramellate in qualche banchetto ambulante di dolciumi, magari proprio in un mercatino dell'Avvento.
Ci piacciono molto, ma un sacchettino ci costa davvero troppo!
E allora perché non farle con le nostre manine? Ne puoi fare tantissime spendendo poco. Il risultato è garantito, provare per credere!

Per fare le mandorle caramellate hai bisogno solo di zucchero, mandorle e acqua. Semplice no?

L'importante è ricordarsi sempre la proporzione di zucchero e mandorle, che é di 1:1. Ad esempio 100 gr. di mandorle, 100 gr. di zucchero. E poi per ogni 100 gr. di mandorle, 1/2 bicchiere d'acqua.

La ricettina è questa:

Ingredienti:
  • 100 gr. di mandorle sgusciate, ma non pelate
  • 100 gr. di zucchero
  • 1/2 bicchiere d'acqua

Procedimento:

In un pentolino metti le mandorle, lo zucchero e l'acqua.
Metti su fiamma media e mescola continuamente con un cucchiaio di legno.
Lo zucchero comincerà a gonfiarsi, poi si scinderà e diventerà caramello. Lascia che fluidifichi e togli dal fuoco solo quando è liquido e biondo scuro. Spegni il fuoco e lascia raffreddare così da fargli fare la crosticina. Una volta fredde, sono pronte!

Il consiglio: con la stessa ricetta si possono realizzare anche noci, nocciole, arachidi, anacardi caramellati!

sabato 22 novembre 2008

Il bensone

Questa è la ricetta del bensone.
In realtà noi bolognesi non lo chiamiamo bensone, come a Modena, ma semplicemente "la ciambella", in quanto è una ciambella più dura senza il buco cosparsa di zucchero semolato. Quando è secca ci piace "tocciarla" nel latte. Da noi quando è farcita di marmellata di mele cotogne (mostarda bolognese) si chiama "pinza".
E' semplicissima da realizzare, economica, ne viene tanta così puoi godertela anche i giorni successivi e non ti serve nemmeno la tortiera. Si taglia a fette, è morbida, molto buona.

Ingredienti

500 gr. di farina 00 (quella per dolci)
250 gr. di zucchero
2 uova
130 gr. di burro
1 bustina di lievito vanigliato (quello per dolci)
latte q.b.

Preparazione

Impasta tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto morbido (aggiungi il latte solo nella quantità che utile a renderlo maneggiabile). Forma un bensone direttamente sulla carta da forno in teglia, cioè un impasto ovaloide e cospargi di zucchero semolato la superficie.
Inforna 40 minuti circa a 180°, facendo sempre la prova dello stuzzicadente.
Sforna e lascia raffreddare.

martedì 18 novembre 2008

La pasta-trullo

Un piatto di trulli al pomodoro. A sentirla così pare strano. Eppure ad Alberobello, dove nel rione Monti ogni trullo è un negozio di souvenir "a base di trullo", si sono inventati anche la pasta. Colorata per giunta!
La concorrenza è spietata, ve li immaginate decine e decine di trulli che vendono tutti le stesse cose? E chi più ne ha più ne metta. Una gamma di gadgets degna della Disney, solo loro riescono a inventarsi anche il cibo a forma di Topolino e Paperino.
Così, in mezzo alla solita paccottiglia, tentata da più cose, alla fine ho acquistato solo ciò che meritava (un trullo in miniatura con mini chiancarelle e da buona gastronauta una pasta a forma speciale, la pasta-trullo, sapendo che non l'avrei mai più trovata altrove) stando attenta ad evitare gli altri prodotti tipici pugliesi, qui rincarati anche del 150%. Questi trulletti sono costati € 3,50.
Tornata a Bologna, mi sono decisa a fare questa pasta, dopo averla tenuta un mesetto in dispensa. Il risultato? Tenuta di cottura: zero. Gusto: quattro.
Sarà anche divertente e originale...ma si è sfatta tutta durante la bollitura!
Insomma addio cari trulli, il piatto sembrava un rione in macerie...tranne qualcuno che ancora miracolosamente era rimasto in piedi.
Un esperienza ìlare.