martedì 23 dicembre 2008

Rotolo di tacchino farcito

Questo arrostino di tacchino mi ha dato un po' da lavorare, ma ne vale la pena. Faticando si impara: in questa ricetta imparerai a conoscere la fesa di tacchino, a tritarla, a farcirla, legarla e a cuocerla ad arrosto ricavando un sughetto delizioso. Bello no?
Il tutto rimane leggero, originale e non serve il forno, dato che il rotolo lo fai stufare in casseruola.



La ricetta è per 4 porzioni.

INGREDIENTI:
  • 500/600 gr. di fesa di tacchino
  • 3 fettine di prosciutto crudo
  • 70 gr. di fontina
  • 1 manciata di olive snocciolate
  • 20 gr. di burro
  • olio extravergine di oliva
  • vino bianco
  • salvia
  • sale
  • spago da cucina

PROCEDIMENTO:

Procurati una bella fesa di tacchino da 500/600 gr.



Ora arriva la parte un po' più faticosetta, dato che la dovrai ridurre a una fetta da arrotolare.
Inizia con un coltello tagliando le parti unite dalle giunture bianche, ma stando attento a non sfilettare e quindi facendo in modo che tutto rimanga unito.
Poi prendi un attrezzo fondamentale, il batticarne e batti fino a che diventa sottile più che si può.
Ritagliala ai bordi per dare forma regolare.



Prendi i ritagli rimasti e macinali con il tritacarne*



Trita grossolanamente la fontina e il prosciutto crudo.
Sala la fetta di tacchino e sopra distribuisci i ritagli macinati, il prosciutto e la fontina tritata e le olive sgocciolate.
Arrotola la fetta e legala con spago da cucina, rimettendo dentro al rotolo il ripieno che dovesse fuoriuscire.



Scalda olio e burro in una casseruola e fai rosolare a fuoco vivace finché la carne non ha preso colore. Bagna con vino bianco e lascia evaporare a fuoco medio scoperto.
Sala da entrambe le parti, unisci la salvia e cuoci coperto a fuoco medio-basso per 1 ora.
Spegni, lascia intiepidire il rotolo in casseruola coperta.
Slega il rotolo ed affettalo ricoprendo le fettine con il sughetto formatosi.
Servilo con contorno di verdure cotte.


Se non si possiede il tritacarne elettrico, va benissimo anche quello manuale, si trova a poco più di € 10 e svolge il suo lavoro egregiamente, è solo un po' più faticoso.

sabato 20 dicembre 2008

I crackers di riso



Secondo me questi sono i crackers più buoni della storia. Dopo che ho assaggiato questi gli altri non li voglio più. Sono gustosissimi, leggeri, invece del sale sulla superficie ci sono questi chicchi di riso soffiato. Sono fatti con farina di riso anzichè di grano, ma non perdono nulla nel gusto, secondo me ci guadagnano. Gustati da soli sono uno snack irrestistibile.
E poi sono senza colesterolo che non guasta mai.
Galbusera, Crackers Riso su Riso.

La spongata

La spongata è un dolce tipico natalizio di Reggio Emilia, ma si trova tutto l'anno. Spongata da spugnosa, dato che la superficie è bucherellata come una spugna.
E' un dolce che può piacere o no, essendo di sapore speziato. La sottile crosta di pasta frolla nasconde un ripieno corposo di marmellata di mele e pere, cannella, pinoli, o altra frutta secca, scorza d'arancio, ecc. Le varianti sono in base alla zona di provenienza.
A me non è particolarmente piaciuta, ma solo perché non vado matta per i sapori speziati. L'ho acquistata all'Ipercoop I Portali a Modena.



domenica 14 dicembre 2008

Ciambella alla ricotta

Ho realizzato un'altra ciambella alta, morbida e gustosa. Leggera, solo 20 gr. di burro! Si mantiene fresca molti giorni.


INGREDIENTI:
  • 300 gr. di farina
  • 300 gr. di ricotta
  • 300 gr. di zucchero
  • 3 uova
  • 20 gr. di burro
  • scorza di 1 limone grattugiato
  • 30 gr. di zucchero a velo
  • 1 bustina di vanillina
  • 1 bustina di lievito per dolci

PROCEDIMENTO:
  1. Miscela la bustina di lievito con la farina.
  2. Amalgama bene assieme la farina già miscelata, la ricotta, il burro (ammorbidito a temperatura ambiente), lo zucchero, i 3 tuorli d'uovo, la vanillina e la scorza di limone grattugiata.
  3. Monta a neve i 3 albumi e aggiungili all'impasto, mescolando dolcemente con una spatola finché non si amalgamano al tutto.
  4. Utilizza uno stampo col buco centrale (meglio di silicone così non devi imburrare), poni l'impasto e cospargi su di esso lo zucchero a velo*.
  5. Cuoci in forno a 180° per 45 minuti. Lascia raffreddare prima di servire.

Spargere dello zucchero a velo sulle ciambelle prima di infornarle, crea una crosticina deliziosa.

venerdì 12 dicembre 2008

Linguine pomodori secchi e mollica

Con pochi cibi in scatola come capperi, acciughe, pomodori secchi e mollica di pane puoi fare una pasta squisita; il procedimento è semplice e il risultato è originale, e la pasta risulta leggera.

Come pasta sono indicate le linguine.
Il mix vincente é acciughe, capperi, mollica, pomodori secchi, dosati e cucinati nel seguente modo. A chi non piacciono le acciughe non si preoccupi, l'aroma è delicatamente confuso. I pomodori secchi rimanenti li puoi usare per il ciambellone salato.

INGREDIENTI (4 persone...ma era così buona che ce la siamo mangiati in due):
  • 320 gr. di linguine
  • 70 gr. di mollica di pane
  • 6 filetti di acciuga (alici) sott'olio
  • 2 cucchiai di capperi sott'aceto
  • 8 pomodori secchi (sott'olio)
  • 2 spicchi d'aglio
  • un pizzico di peperoncino in polvere*
  • prezzemolo tritato q.b.
  • olio di oliva
  • sale
PROCEDIMENTO:
  1. Sgocciola i pomodori secchi, i capperi e le acciughe.
  2. Sminuzza le acciughe.
  3. Trita i pomodori.
  4. Trita la mollica di pane.
  5. Fai rosolare uno spicchio d'aglio in una padella con 2 cucchiai di olio. Quando l'aglio sarà dorato toglilo e aggiungi le acciughe sminuzzate. Fai rosolare tre minuti circa.
  6. Unisci i capperi scolati e i pomodori tritati. Fai insaporire un momento.
  7. Versa la salsa in una ciotola.
  8. Nella stessa padella fai dorare l'altro spicchio d'aglio in 4 cucchiai di olio d'oliva e aggiungi un pizzico di peperoncino. Togli l'aglio appena sarà dorato.
  9. Aggiungi ora la mollica di pane e falla tostare leggermente.
  10. Aggiungi la salsina precedentemente preparata di pomodori e capperi. Regola di sale e spolverizza di prezzemolo tritato a piacere.

11. Fai cuocere le linguine in abbondante acqua salate. Scolale e saltale nella padella con la salsa. Servi.

Il consiglio: il modo migliore per attenuare la sensazione di bruciore in bocca del peperoncino non è bere acqua, perché la capsicina, che lo compone (il nome latino del peperoncino è capsicum), non è idrosolubile; bensì mangiare del pane, del riso, dello yogurt o dello zucchero.

mercoledì 10 dicembre 2008

Il pandoro al cacao

Facendo la spesa mi è capitato di imbattermi in una novità dal mondo delle varianti già molto affollato dei pandori/panettoni: il pandoro "Fior di Cacao" della Battistero. Io non resisto alle novità e quindi decido di acquistarlo. Prezzo abbordabile, sui 5/6 euro.
Credo faccia più effetto vedere un pandoro di questo colore che assaggiarlo. Bello è bello, ma il gusto è di pandoro piuttosto che di cacao. Mi attendevo infatti un sapore di cacao molto più spiccato, invece è prettamente solo aromatizzato, nonostante il colore.
Viene voglia di spalmarlo di crema al cioccolato. Però se devo arricchirlo io, a quel punto compro un pandoro classico!
L'idea è buona, ma il gusto è troppo "tiepido".

mercoledì 3 dicembre 2008

Ciambellone rustico (salato)

Forse un po' brigoso nella lievitazione, ma se usi il lievito chimico fai molto prima, originale, gustoso, adatto come piatto unico se accompagnato ad insalate o da solo se farcito eventualmente con salame.

Attenzione: in questa ricetta io utilizzo il lievito di birra classico; il tempo totale di lievitazione è 2 ore e 45 minuti.*

Ingredienti:
  • 350 gr. di farina + quella per il lievito
  • 1 panetto di lievito di birra (quello classico da 25 gr. )
  • 2 uova
  • un po' di latte
  • una manciata abbondante di olive verdi snocciolate
  • 2 mozzarelle
  • 4 pomodori secchi (se sott'olio vanno sgocciolati)
  • due cucchiai di grana grattugiato
  • prezzemolo tritato q.b.
  • sale
Procedimento:

Sbriciola il lievito di birra e diluiscilo in tre cucchiai di latte caldo. Unisci un cucchiaio di farina, amalgama e lascia riposare coperto circa 15 minuti.
Trascorso questo tempo mescola la farina con il lievito, le uova, una presa di sale e latte tiepido necessario ad ottenere un impasto morbido, ma consistente. Impasta bene e lascia lievitare 1 ora coperto.
Intanto trita le mozzarelle, i pomodori secchi, le olive.
Trascorso il tempo di lievitazione unisci all'impasto il trito di mozzarelle, olive e pomodori, il sale, il prezzemolo tritato, il grana e lascia lievitare un'altra ora coperto.
Al termine trasferisci l'impasto sulla placca del forno rivestita di carta da forno dandogli la forma di una ciambella e fai riposare altri 30 minuti, coprendo sempre con un canovaccio.
Dopo aver scaldato il forno a 200°, cuoci il ciambellone per 35 minuti.


Il consiglio: utilizzando il lievito chimico istantaneo in bustine risparmi tutto il tempo della lievitazione, se non hai tempo è l'ideale!

martedì 2 dicembre 2008

Ciambella tradizionale

Una buona ciambella classica, con buco in mezzo, altrimenti che ciambella sarebbe! Alta, soffice, dura nei giorni e puoi farcirla come vuoi; ottima anche nel latte.

Ingredienti:
  • 500 gr. di farina
  • 300 gr. di zucchero
  • 100 gr. di burro
  • 2 dl. di latte
  • 2 uova
  • scorza di 1 limone grattugiata*
  • 1 pizzico di sale
  • 1 bustina di lievito vanigliato
Procedimento:

Lavora il burro ammorbidito a temperatura ambiente con lo zucchero con una spatola di legno fino ad ottenere un composto amalgamato.
Unisci la farina, le 2 uova, il latte, la scorza di limone grattugiata, il pizzico di sale e la bustina di lievito. Mescola bene fino ad amalgamare il tutto.
Versa il composto in uno stampo per ciambelle imburrato ed infarinato, porre in forno a circa 180° per circa 40 minuti.

Consiglio di tagliarla in tre strati orizzontali e farcirla di confettura alle ciliegie.


Il consiglio: per grattugiare la scorza del limone io utilizzo questo trucco: appoggio sulla grattugia un pezzo di carta da forno e poi grattugio. La scorza rimarrà sulla carta da forno invece di andarsi ad annidare nei solchi della grattugia.

mercoledì 26 novembre 2008

Le mandorle caramellate

Quante volte abbiamo acquistato le mandorle caramellate in qualche banchetto ambulante di dolciumi, magari proprio in un mercatino dell'Avvento.
Ci piacciono molto, ma un sacchettino ci costa davvero troppo!
E allora perché non farle con le nostre manine? Ne puoi fare tantissime spendendo poco. Il risultato è garantito, provare per credere!

Per fare le mandorle caramellate hai bisogno solo di zucchero, mandorle e acqua. Semplice no?

L'importante è ricordarsi sempre la proporzione di zucchero e mandorle, che é di 1:1. Ad esempio 100 gr. di mandorle, 100 gr. di zucchero. E poi per ogni 100 gr. di mandorle, 1/2 bicchiere d'acqua.

La ricettina è questa:

Ingredienti:
  • 100 gr. di mandorle sgusciate, ma non pelate
  • 100 gr. di zucchero
  • 1/2 bicchiere d'acqua

Procedimento:

In un pentolino metti le mandorle, lo zucchero e l'acqua.
Metti su fiamma media e mescola continuamente con un cucchiaio di legno.
Lo zucchero comincerà a gonfiarsi, poi si scinderà e diventerà caramello. Lascia che fluidifichi e togli dal fuoco solo quando è liquido e biondo scuro. Spegni il fuoco e lascia raffreddare così da fargli fare la crosticina. Una volta fredde, sono pronte!

Il consiglio: con la stessa ricetta si possono realizzare anche noci, nocciole, arachidi, anacardi caramellati!

sabato 22 novembre 2008

Il bensone

Questa è la ricetta del bensone.
In realtà noi bolognesi non lo chiamiamo bensone, come a Modena, ma semplicemente "la ciambella", in quanto è una ciambella più dura senza il buco cosparsa di zucchero semolato. Quando è secca ci piace "tocciarla" nel latte. Da noi quando è farcita di marmellata di mele cotogne (mostarda bolognese) si chiama "pinza".
E' semplicissima da realizzare, economica, ne viene tanta così puoi godertela anche i giorni successivi e non ti serve nemmeno la tortiera. Si taglia a fette, è morbida, molto buona.

Ingredienti

500 gr. di farina 00 (quella per dolci)
250 gr. di zucchero
2 uova
130 gr. di burro
1 bustina di lievito vanigliato (quello per dolci)
latte q.b.

Preparazione

Impasta tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto morbido (aggiungi il latte solo nella quantità che utile a renderlo maneggiabile). Forma un bensone direttamente sulla carta da forno in teglia, cioè un impasto ovaloide e cospargi di zucchero semolato la superficie.
Inforna 40 minuti circa a 180°, facendo sempre la prova dello stuzzicadente.
Sforna e lascia raffreddare.

martedì 18 novembre 2008

La pasta-trullo

Un piatto di trulli al pomodoro. A sentirla così pare strano. Eppure ad Alberobello, dove nel rione Monti ogni trullo è un negozio di souvenir "a base di trullo", si sono inventati anche la pasta. Colorata per giunta!
La concorrenza è spietata, ve li immaginate decine e decine di trulli che vendono tutti le stesse cose? E chi più ne ha più ne metta. Una gamma di gadgets degna della Disney, solo loro riescono a inventarsi anche il cibo a forma di Topolino e Paperino.
Così, in mezzo alla solita paccottiglia, tentata da più cose, alla fine ho acquistato solo ciò che meritava (un trullo in miniatura con mini chiancarelle e da buona gastronauta una pasta a forma speciale, la pasta-trullo, sapendo che non l'avrei mai più trovata altrove) stando attenta ad evitare gli altri prodotti tipici pugliesi, qui rincarati anche del 150%. Questi trulletti sono costati € 3,50.
Tornata a Bologna, mi sono decisa a fare questa pasta, dopo averla tenuta un mesetto in dispensa. Il risultato? Tenuta di cottura: zero. Gusto: quattro.
Sarà anche divertente e originale...ma si è sfatta tutta durante la bollitura!
Insomma addio cari trulli, il piatto sembrava un rione in macerie...tranne qualcuno che ancora miracolosamente era rimasto in piedi.
Un esperienza ìlare.

La spuma bionda

Avete mai assaggiato la spuma bionda? Io finché non l'ho vista non credevo nemmeno che esistesse. Infatti non si trova facilmente. E' una bibita a sè, analcolica, come il chinotto o la Fanta tanto per intenderci.
E' venduta in bottiglie in pet da l. 1,5. E' gassata, ma io l'ho trovata stomachevole. E' dolciastra, ha un sapore indefinibile, davvero non so a cosa possa assomigliare. Io l'ho bandita dopo averla assaggiata (sarà per questo che non è molto venduta...).
Per chi la volesse provare si trova da Penny Market (sedi in tutta Italia) e a Bologna precisamente in via Massarenti 412.

venerdì 14 novembre 2008

La tarte tatin

La tarte tatin, la torta rovesciata che come il nome suggerisce è di origine francese, è una buona preparazione diversa con le mele. Va servita rigorosamente calda e ha un buon contrasto con il dolce delle mele caramellate calde e la pasta sfoglia sotto.
La ricetta che scrivo è sempre ovviamente per la torta da me realizzata qui sopra, riveduta e corretta per andare sul sicuro.

Ingredienti:
  • 1 kg. di mele non farinose (le mele più adatte sono quelle croccanti e un po' acidule come le renette o le golden ad esempio). Variante: pere mature, sode e non eccessivamente succose perchè non vadano poi ad intridere la pasta sfoglia
  • 1 disco pronto di pasta sfoglia (quello da 230 gr.). Variante: pasta brisè (più raramente la tarte tatin viene realizzata con la brisè, cottura 40 minuti a 190°)
  • 75 gr. di burro
  • 110 gr. di zucchero
  • 1 bustina di vaniglina
  • Per accompagnare: gelato alla crema. E' l'accompagnamento classico perchè fa da contrasto con la temperatura calda o almeno tiepida delle mele.
Fase 1
Preparazione delle mele
Sbuccia le mele, tagliale a spicchi di circa 2,5 cm. scartando i torsoli.

Fase 2
Preparazione del burro nello stampo
In uno stampo (porcellana da forno, ceramica smaltata o comunque di buon spessore) fai fondere il burro tagliato a pezzetti a fuoco minimo, meglio se hai una piastra elettrica; mescola zucchero e vaniglina al burro fuso.

Fase 3
Cottura delle mele
Allinea le fette di mele sopra il burro fuso nello stampo, senza lasciare spazi vuoti e sistema su questo strato di mele gli spicchi rimasti, dopo averli divisi a metà per il lungo. Prosegui la cottura a fuoco basso per circa 20 minuti, senza muovere il recipiente fino a quando il caramello sarà biondo e le mele morbide. Lascia raffreddare.

Fase 4
Posa della pasta sfoglia
Adagia il disco di pasta sfoglia sulle mele, centrandolo perché sporga in modo uniforme. Fai scendere la pasta sfoglia tra le mele e il bordo dello stampo con la punta delle dita, raggomitolando la pasta in eccesso nel bordo.

Fase 5
Cottura della torta
Dopo aver preriscaldato il forno a 220°, inforna per 15 minuti, poi abbassa la temperatura a 180° e cuoci altri 15 minuti circa.

Fase 6
Rovesciamento della torta
Dopo che hai cotto il dolce, fai riposare 5 minuti. Servendoti di uno strofinaccio, appoggia un piatto grande sullo stampo e rigira il tutto come se fosse una frittata, facendo attenzione a non scottarti con il caramello. Lascia intiepidire un poco.
Servi la tarte tatin tagliata a fette e accompagna ciascuna con una pallina di gelato alla crema.

Attenzione: sforma il dolce quando è ancora ben caldo, altrimenti il caramello si solidifica. Se così fosse poni lo stampo per qualche istante sul fornello a fiamma media perché diventi di nuovo abbastanza fluido.
Se la prepari in anticipo scaldala prima di servirla.

domenica 2 novembre 2008

Torta di riso


Con questa ricetta sono riuscita a realizzare una torta di riso forse più buona di quella che si compera fuori. Ne viene tantissima (10 porzioni almeno) spendendo poco. La consiglio vivamente.
Attenzione: per questa ricetta si utilizza la pentola a pressione e successivamente il forno.

INGREDIENTI :
  • 1 litro di latte
  • 250 gr. di riso per dolci (varietà originario)
  • 3 uova
  • 200 gr. di zucchero + 120 gr. per il caramello
  • 100 gr. di mandorle tritate (si trovano in bustine già tritate)
  • 50 gr. di cedro candito (già pronti a cubetti in vaschetta)
  • 1 scorza di limone (non trattato)
  • 1/2 bicchiere di liquore (consigliato cognac)
  • una noce di burro
FASE 1
Bollitura del latte
Versa 1 litro di latte nella pentola a pressione. Porta a bollore.

FASE 2
Cottura del riso
Abbassa la fiamma e versa nel latte il riso, le mandorle tritate, 120 gr. di zucchero e la scorza intera del limone. Chiudi con il coperchio a pressione, cuoci a fiamma alta fino al sibilo, abbassa la fiamma e dai 10 minuti di cottura.

FASE 3
Raffreddamento del riso
Trascorso questo tempo apri la pentola e lascia raffreddare, poi elimina la scorza di limone.

FASE 4
Preparazione delle uova e aggiunta degli altri ingredienti al riso.
Sbatti le uova con 80 gr. di zucchero. Aggiungile, assieme al cedro in cubettini e al liquore al riso. Mescola bene.

FASE 5
Preparazione del caramello.
Se non hai quello pronto (si trova anch'esso al supermercato) puoi farlo tu così:
In un pentolino fai sciogliere una noce di burro, poi versa 120 gr. di zucchero e 4 cucchiai d'acqua. Mescola con un cucchiaio di legno finchè lo zucchero non si caramella divenendo brunito, ma liquido. Prima vedrai lo zucchero montare poi scindersi e cuocersi. Appena è brunito, liquido, versalo subito in una teglia rettangolare e sopra versa il composto di riso.

FASE 6
Cottura in forno
Inforna in forno già caldo a 175° per 60 minuti. Lascia raffreddare e servi tagliando a losanghe e volendo infilando uno stuzzicandente su ogni pezzettino.

sabato 25 ottobre 2008

La crema Biscokrok

Mamma mia che delirio questa crema spalmabile. Piacere allo stato puro.
E' una crema di cioccolato con grani di biscotti al cioccolato...bisogna assaggiarla, dirlo non rende.
E' della Babbi, storica azienda dolciaria romagnola, famosa per i wafer (vedi Babbini).
Oggi pomeriggio ero in centro a Bologna a fare shopping e ho scoperto queste creme spalmabili. Sono raffinate creme molto intense, vendute in una scatola di cartone. Ce n'erano di sette gusti: pistacchio, caffè, nocciola, cacao, pinoli, mandorle e questa, alla quale proprio non si poteva resistere.
Il barattolo costicchia, io l'ho pagato € 6,20, ma è ben 4oo gr. Contiene comunque il 35% di nocciole. Dentro la scatola c'è anche un piccolo ricettario.
Questa è consigliata per riempire bignè con pari quantità di panna.
Per me è sprecata...io la mangio così! Da sola, non ha bisogno di nient'altro.
A Bologna si trovano all'Antica Drogheria della Pioggia in via Galliera 27.
Guardare sul sito Babbi per i rivenditori nelle altre città.

venerdì 24 ottobre 2008

Tipi di riso e come usarli

La maggiorparte di noi comuni mortali ha confusione su quale tipo di riso usare nelle diverse ricette. Certo i ricettari non aiutano, indicano sempre la parola riso per qualunque ricetta. Invece la varietà del riso può pregiudicare la ricetta stessa se ad esempio usiamo un riso per fare un dolce adatto ai risotti e viceversa.
Di sicuro i produttori di riso non aiutano, anzi spesso ingannano i consumatori vendendo sotto la dicitura "per tutte le ricette" riso che per tutte le ricette adatto non è. Ad esempio recentemente ho notato al supermercato una scatola di Curtiriso Ribe con la dicitura (a caratteri cubitali) "adatto a tutte le ricette", specificato minestre (e ci viene in mente anche dolci); quando invece il Ribe è sopratutto adatto a risotti ed insalate di riso, quindi a preparazioni asciutte, pregiudicando così tutte le nostre buone intenzioni.
Un consiglio: non fidatevi della dicitura "per tutte le ricette" e sopratutto non sapendo scegliere meglio non seguire ciò che c'è scritto sulla confezione, come ad esempio: adatto per risotti, minestre, ecc...Quello non dovete nemmeno leggerlo, ciò che è necessario per non essere tratti in inganno è scegliere leggendo il tipo di riso, il nome della varietà.

Il riso si divide in riso integrale e riso bianco.

Fondamentalmente tanto più il riso è fino, tanto più riesce meglio asciutto.

Il riso bianco a sua volta si divide in:

Riso comune
DOLCI - MINESTRE IN BRODO - CROCCHETTE - VERDURE RIPIENE
  • ORIGINARIO= dolci, minestre in brodo, crocchette, verdure ripiene
  • BALILLA= dolci, minestre in brodo, crocchette, verdure ripiene

Riso semifino
RISO IN BIANCO -RISO BOLLITO- RISO CON SUGO- TIMBALLI - SUPPLI' -CONTORNI
  • LIDO= riso in bianco; timballi; contorni
  • VIALONE NANO= minestre di riso; risotti brodosi; riso bollito; sconsigliato per i dolci

Riso fino
INSALATE -RISOTTI -CONTORNI-PIATTI UNICI
  • RIBE = risotti, insalate di riso; sconsigliato per dolci

Riso superfino
RISOTTI DA CHEF
  • ARBORIO=risotti; sconsigliato per dolci
  • ROMA = risotti; sconsigliato per dolci
  • CARNAROLI = risotti; sconsigliato per dolci
  • BALDO = risotti, sconsigliato per dolci
Un discorso a parte per i risi esotici, adatti per CONTORNI come il BASMATI, IL THAIBONNET, IL VENERE, ecc.
Metterli sempre a bagno prima della cottura.

Il riso parboiled è venduto come riso che non si incolla, sconsigliato per risotti.
Il riso a cottura rapida è sconsigliato, rispetto al riso bianco ha poco gusto e ancor meno sostanze nutritive.

Crema di riso consolatoria (in pentola a pressione)

Ok sei a dieta e quindi non stai comperando più dolci. Ti sono rimasti solo gli yogurt e i chewingum. Insomma uno strappo si può anche fare no? Il problema è che non hai nulla in casa...e farti una ciambella proprio no, troppo calorica...e troppo tempo...Insomma hai voglia di dolce, ma non hai niente in casa? E hai per giunta poco tempo?
Cosa c'è di meglio di una coppetta dolce e cremosa di riso? Tra l'altro assolutamente sfamante?
E' economica, leggera e si può anche mangiare come colazione. Non ti serve quasi nulla, solo riso, zucchero e latte.
Di rigore però la pentola a pressione! Non ti consiglio di fare questa ricetta senza, le dosi sono calibrate per quest'utensile; se non la usi sprecheresti litri di latte che evaporerebbero troppo in fretta prima che il dolce abbia raggiunto la sua giusta cremosità.

INGREDIENTI (per 4 coppettine):
  • 250 gr. di riso per dolci (riso comune, varietà originario, indicato per dolci)
  • 1 litro di latte
  • una noce di burro
  • 90 gr. di zucchero
  • 1 bustina di vanillina
Fase 1

Fondi il burro nella pentola a pressione, aggiungi il latte e porta ad ebollizione.

Fase 2

Unisci riso, vanillina e zucchero. Mescola. Chiudi con il coperchio a pressione e cuoci a fiamma alta fino al sibilo. A quel punto riduci la fiamma al minimo e dai 30 minuti circa di cottura.

Fase 3
Spegni il fuoco, fai uscire il vapore, apri la pentola, frulla quel che basta col minipimer (o un frullatore) e versa nelle coppettine. Aspetta qualche minuto prima di pappartela, sennò ti scotti!

sabato 18 ottobre 2008

La patata dolce, come la mangio?

Non è semplicissimo reperire informazioni sulla patata dolce, nè tantomeno sapere come si cucina.
Innanzitutto la patata dolce è detta anche batata o patata americana.

Contrariamente a ciò che si crede, la patata dolce non è imparentata con la patata normale. Alimento base in Asia e America Latina, la patata dolce è spesso ricoperta di cera per essere conservata ed è eccellente fonte di vitamina A.
La patata dolce è presente sui mercati ortofrutticoli pochissimi giorni l'anno in ottobre.
Io l'ho trovata la settimana scorsa, è già scomparsa. Se riuscite ancora a trovarla, non prendetene pezzature troppo grosse, già è fibrosa di per sè, rischiate poi di trovare qualcosa solo parzialmente commestibile.
Ma come si cucina?
Si cuoce come una patata normale e i tempi di cottura sono più o meno gli stessi.

Semplice ricetta per cuocere la patata dolce:
  • Lava bene la patata dolce.
  • Mettila in un pentolino con acqua bollente non salata così, intera.
  • Fai cuocere a fuoco dolce il tempo che necessita (per una patata media anche 40 minuti)
  • Scola e fai raffreddare.
  • Pela la patata. A questo punto puoi:
  1. Tagliarla a grossi pezzi.
  2. Ridurla in purè.
  • Entrambi i modi li condirai con burro, sale, pepe e noce moscata.
  • Servi calda.

giovedì 16 ottobre 2008

Lo yogurt in bottiglia



Com'è comodo lo yogurt in bottiglia! E' in bottiglia da 1 litro. E pratico, non sporchi nulla.
In fondo l'idea era ovvia, ma nessuno ancora l'aveva commercializzata. Semplice: invece che latte, yogurt.
Si versa come il latte, viene giù che è una meraviglia. Lo metti dove ti pare e nella quantità che vuoi. Così non devi più usare cucchiai vari per versarlo a cucchiaiate. Basta mastelloni!
Per ora esiste solo bianco e magro e ci puoi fare ciò che vuoi.

domenica 12 ottobre 2008

BBMIX insalata/macedonia/colazione

Il BBmix è un mix di frutta secca e morbida che ho scoperto da pochissimo. Il tutto sgusciato e in piccolossimi pezzi. Ce ne sono di tre tipi:
  • bbmix insalata (il mio preferito): mandorle e noci sgusciate, pomodori secchi e semi di Zucca tostati;
  • bbmix colazione (mandorle, nocciole, mango e albicocca disidratati), da mettere nello yogurt magro (secondo me il peggiore)
  • bbmix macedonia (mandorle, nocciole, noci e mirtilli rossi essicati);
Li ho provati tutti, quelli dolci sono monotoni, anzi quello per lo yogurt non è un granchè; quello per le macedonie, grazie all'azzeccata presenza delle noci, aiuta a renderle un dessert.
Quello salato, adatto per le insalate è il più sfizioso. Un cucchiaio ogni porzione di insalata la rende molto più appetibile. Adattissima per le insalate in busta, sempre più dure ed insapori. A me è piaciuto molto, ho avuto dei languorini saziati con una manciata di questo ottimo mix.
Una confezione costa circa 3 euro.

venerdì 10 ottobre 2008

Il sugo d'uva moscato

Il sugo d'uva mi ricorda la mia infanzia, quando mia madre tutti gli anni nel periodo della vendemmia lo acquistava. Il sugo d'uva è un budino, fatto con il mosto dell'uva nera, zucchero e farina. Erano anni che non lo acquistavo, sempre il solito.
Oggi mentre facevo la spesa ho trovato il sugo d'uva bianco, toh una novità. Mai visto prima d'ora. E infatti è fatto con l'uva moscato.
E' un po' più aspro del sugo d'uva nera, ma buono, lascia un retrogusto delicatissimo di vino (dolce) moscato.
Io l'ho trovato alla Coop, reparto frutta e verdura.

domenica 5 ottobre 2008

Torta tenerina (fatta con Nutella)

La ricetta della torta tenerina qui proposta è davvero azzeccata. E' fatta con la Nutella. E' proprio buona questa tortina e abbastanza veloce da fare!



Ingredienti:
  • 200 gr. di Nutella
  • 90 gr. di burro
  • 80 gr di zucchero
  • 70 gr. di farina
  • 3 uova
  • zucchero a velo q.b.
Fase 1
Fai sciogliere il burro a fuoco minimo.
Unisci il burro fuso alla Nutella e mescola fino ad ottenere una crema fluida senza grumi.

Fase 2
Separa gli albumi dai tuorli.
Gli albumi montali a neve.
I tuorli sbattili con lo zucchero.

Fase 3
Ai tuorli zuccherati unisci la crema di Nutella e burro, la farina setacciata e mescola.
Alla fine incorpora delicatamente gli albumi montati a neve.

Fase 4
Imburra una tortiera medio-piccola.
Inforna a 180° per 25/30 minuti (fai sempre la prova stuzzicadente prima di sfornare)*.

Fase 5
Fai raffreddare e spargi zucchero a velo sulla superficie.
Il consiglio: per sapere se una torta è cotta perfettamente, prendere uno stuzzicadente e infilarlo nella torta ancora in forno al momento in cui si pensa sia cotta: se lo stuzzicadente viene su perfettamente secco, la torta è pronta, se ha residui collosi non lo è.

giovedì 2 ottobre 2008

Le fave salate

Avete mai assaggiato le fave secche e salate? Di solito si trovano fresche, o surgelate o sotto forma di lupini.
In Puglia si vendono anche così e si mangiano a mò di noccioline. Il sapore è forte, amaro, un po' stomachevole: o piacciono o non piacciono. A me personalmente non sono piaciute.
Le ho trovate da un ambulante, in quei banchetti che vendono caramelle, croccanti, ecc., alla sagra della Girandola di Manduria, in provincia di Taranto.

sabato 27 settembre 2008

Il kudzu


Aiuto! Ma che sono questi sassolini bianchi polverosi insapori? Nella mia guida agli alimenti è classificato come ingrediente per la cottura.
Certo non si mangia. Infatti è un gelificante, un addensante utilizzato in Cina e Giappone per ispessire salse, zuppe e umidi e per rivestire alimenti da friggere.
Dalla pianta di Kudzu (nome latino Pueraria lobata) si estrae una polvere dal potere addensante. E' un amido ottenuto disidratando e polverizzando le radici di questa pianta.
Si potrebbe dire che è la Maizena orientale.
Si usa facendo sciogliere i "sassolini" in acqua fredda oppure in cottura rimestando in continuazione con un cucchiaio di legno per 2 minuti.
L'ho utilizzato per addensare, ma secondo me non funziona affatto. Non ha addensato niente.
Questa roba la lascio agli orientali.

domenica 21 settembre 2008

Torta all'uva e ricotta

Approfittiamo dell'ultima uva settembrina, facciamone una buona scorta e concediamoci di gustarla in un dolce insolito e relativamente semplice.


Ingredienti:
  • 1 uovo
  • 4 biscotti secchi
  • 80 gr. di zucchero
  • 1 disco di pasta frolla pronto
  • 2 cucchiai di panna liquida
  • uva q.b.
  • 200 gr. di ricotta
  • zucchero a velo q.b.

Preparazione:

Fase 1
Colloca il disco di pasta frolla in una tortiera di dimensioni medie, lascia il foglio di carta da forno tagliando gli angoli che debordano.
Punzecchia la pasta frolla con la forchetta.


Fase 2
Sbriciola fini i biscotti secchi e distribuiscili sulla pasta frolla.
Sgrana i chicchi dell'uva e allineali sopra i biscotti sbriciolati.

Fase 3
Lavora la ricotta con i 2 cucchiai di panna liquida, lo zucchero e l'uovo, fino ad ottenere una crema densa ed omogenea.

Fase 4
Versa la crema di ricotta sopra i chicchi d'uva, distribuendo uniformemente.
Piega all'interno i bordi della pasta frolla che escono. Questo è un consiglio generale per ogni torta se hai della pasta frolla o sfoglia che sborda, ripiegarla, chiudendola e migliorando l'effetto estetico.

Fase 5
Inforna la torta in forno ventilato a 175°.*
Il consiglio: per torte salate o dolci delicati che non hanno copertura, ma un ripieno morbido scoperto o le crostate è sempre meglio utilizzare la cottura ventilata, in quanto grazie alla circolazione del calore si rischia meno che la superficie diventi troppo brunita.

lunedì 15 settembre 2008

Il sospiretto

Questo è un tipico pasticcino (se sospiretto) o pasta (se sospiro) di Bisceglie (BA).


E' una sofficissimo pan di spagna farcito di crema pasticcera e ricoperto da una glassa di zucchero fondente. Questo è il sospiretto classico, bianco. Ci sono anche i sospiri gialli al limone e rosa ai frutti di bosco.
Io li ho assaggiati entrambi, sospiro e sospiretto, consiglio il sospiro, è più grande, sembra un seno di donna.
Il sospiretto io l'ho trovato alla pasticceria Desirèe, il sospiro alla pasticceria Caffè Cova, entrambe in centro a Bisceglie.
E' assolutamente da provare se capitate in quella cittadina.

I taralli dolci

In Puglia i taralli nel cestino del pane non mancano mai: piccoli, grandi, insaporiti, all'uovo, rotondi od ovali, e persino dolci.

In realtà dicendo dolci, non sono propriamente dolci come intendiamo di solito, cioè con l'impasto zuccherato, ma solo glassati con lo zucchero a velo.
Il sapore risulta particolare, una commistione di dolce salato. Non sono male, ma stancano abbastanza velocemente.
I taralli glassati si trovano in tutta la regione.

Le chips di manioca



Esistono anche le "patatine" tropicali, di manioca. Come mai? Perché la manioca è un tubero (come la patata) che si trova appunto nelle regioni tropicali e subtropicali. Ha polpa biancastra, giallastra (vedi queste chips) e rossastra.


Sapore? Così così. Come di patata insulsa. Sono comunque piuttosto dure, molto più dure delle patatine e più spesse.
Preferisco di gran lunga le chips di patata!

domenica 14 settembre 2008

La cannuccia aromatizzata

In commercio ora c'è anche la cannuccia aromatizzata per il latte. Tu prendi un bel bicchierone di latte e lo bevi con questa cannuccia. Magicamente questo latte diventerà al gusto di panna e biscotti o fragola.

Come? Semplice, dentro questa cannuccia ci sono palline aromatizzate che al passaggio del latte si sfaldano e danno il gusto promesso. Questo prodotto si chiama Magicannuccia e contiene 10 pezzi, per un prezzo di circa 4 euro.
L'ho provate al gusto panna e biscotti ed effettivamente è così, il latte diventa al gusto dichiarato, devi avere l'accortezza di usare latte a temperatura ambiente e bere subito. C'è qualche neo: il latte diventa forse troppo "condito" e se non tiri su in fretta, il latte prende un retrogusto amarognolo.
Ogni cannuccia è una botta di calorie: 140, più il latte ovviamente.
Ne vale la pena? Sicuramente è da provare, ma come gioco. Un gioco del quale io mi sono stancata subito.

venerdì 1 agosto 2008

Budinetti di pesche

Due ultime ricettine estive prima delle meritate ferie d'agosto.

Sono piccoli budini di pesche, molto freschi e con un sapore di frutta. Sono budini fatti in casa e quindi non hanno il sapore del budino confezionato, ma solo quello della pesca.



Ingredienti:

5/6 pesche mature (+ 1 per la decorazione, facoltativa)
1 limone
cannella in polvere
4 cucchiai di miele
gelatina in fogli 6 gr. (colla di pesce), 3 fogli da 2 gr.

  • Prendi il limone: ottieni scorza (con il rigalimoni fai prima per la scorza) e succo.
  • Pela le pesche e tagliale a fettine.
  • In una casseruolina fai cuocere le pesche con il limone e un pizzico di cannella finché non sono morbide.
  • Metti in un frullatore aggiungendo il miele, frulla.
  • Lascia i fogli gelatina in acqua fredda per 10 minuti. Poi scolali e strizzali con le mani.
  • Rimetti sul fuoco la crema di pesche e la gelatina e amalgama a fuoco minimo.
  • Prendi gli stampini e inumidiscili con acqua. Versa il composto.
  • Lascia rassodare in frigo per almeno un paio d'ore.
  • Sforma e guarnisci con le altre pesche tagliate a fettine.

Tortino di peperoni

Ricettina gustosa per utilizzare uova e verdure, sopratutto i peperoni (piena stagione).

Ingredienti:
500 gr di bietole
2 peperoni
6 uova
1 manciatina di olive snocciolate
1 spicchio d'aglio
olio extravergine di oliva
grana grattugiato
sale e pepe

  • Monda la verdura: i peperoni falli a striscioline, le bietole tritale grossolanamente.
  • Soffriggi lo spicchio d'aglio in 3 cucchiai d'olio, poi scartalo.
  • Metti nel tegame i peperoni a striscioline, falli ammorbidire.
  • Aggiungi la bietola tritata.
  • Sala.
  • Prosegui la cottura a fuoco vivace finché le verdure sono morbide e già asciugate.
  • Fai raffreddare.
  • Accendi il forno e portalo a 200°.
  • Ungi una pirofila d'olio.
  • Sbatti le uova aggiungendo le olive tritate, qualche foglia di basilico, il grana grattugiato (quantità a piacere).
  • Sala e pepa.
  • Metti il composto nel tegame con le verdure, mescola.
  • Versa in pirofila e cuoci circa 15 minuti in forno.
  • Sforna, taglia a fette e servi.

domenica 20 luglio 2008

Il fungo shiitake



Anche se cresce sui tronchi di particolari querce, nel parco nazionale di Isu, in Giappone, mi ha fatto schifo quando l'ho assaggiato...fungo raro e prezioso che dovrebbe essere il corrispettivo del nostro porcino; sembra un controsenso, ma in realtà è praticamente immangiabile. E' gommoso e insulso.
In Italia si trova ovviamente solo secco, da reidratare. E' molto costoso, 4 o 5 funghetti secchi costano oltre 10 euro. Una volta ammollato e rinvenuto, si taglia a fettine e si fa cuocere assieme ad altri cibi, di cui, come il tofu, dovrebbe assorbirne il sapore. In realtà sembra non cuocersi mai e rimane duro senza per questo esaltarsi o esaltare gli altri cibi. Dovrebbe accompagnare alcuni piatti orientali, perché se usato nella cucina italiana la abbruttirebbe.
Io...appena l'ho assaggiato, l'ho subito scartato.

martedì 8 luglio 2008

Il tofu

Il re dei cibi insulsi: il tofu.

Della serie come mangiare un formaggio (?) che non sa di nulla. Sarebbe la cagliata del liquido estratto dai fagioli di soia. Complicato eh? Ma a chi gli è venuto in mente?
Viene venduto il tipo duro, in panetti. E contiene molto ferro, il triplo della carne. Si direbbe che è l'alimento versatile per eccellenza, dato che da solo non sapendo di niente, assorbirebbe il sapore degli altri alimenti a cui è accostato.
Ma io dico, perché dovremmo accostare il tofu ad altri alimenti e non gustarci "gli altri" alimenti nella loro gustosa semplicità? E poi, non è vero che prende il sapore degli altri cibi: io l'ho provato in svariati modi prima di stroncarlo, e assicuro che non ha mai preso nè migliorato i sapori, anzi. L'ho assaggiato tagliato a pezzetti e aggiunto a carni, frullato addirittura con la frutta fresca, insaporito con la salsa di soia, la worcestershire, il curry...niente...inesorabilmente insulso.

Cuscus

Certo non recensirò il cuscus, tutti lo conoscono già. E' il piatto nazionale di alcuni paesi dell'Africa del Nord e consiste in semola mescolata a farina, spruzzata di acqua fredda salata quindi pressata e rotolata con le mani. Si trova dappertutto il cuscus ormai, ma di semola appunto.
E invece esistono tanti tipi di cuscus, non altrettanto facili da trovare. Lo sapevate che ci sono cuscus integrali, semintegrali, di kamut in commercio?
Si cucinano come quello classico, non cambia proprio nulla, se non un po' il sapore. Sono già precotti anch'essi. Sono gustosi tutti, anche se quello integrale forse è meno appetibile. Non fatevi abbagliare dal kamut, non è niente di nuovo, ma un'ottima operazione di marketing, è solo il nome commerciale del grano duro coltivato anche dagli antichi egizi.

I modi più indicati sono con stufati di verdure o umidi di pesce o ragù di carne.
Io consiglio di provare il cuscus con la seguente ricettina semplicissima e molto gustosa. Non avrei mai pensato che il cuscus si esaltasse così tanto con i peperoni sopratutto ora che questi ortaggi sono in stagione. Poi è un piatto molto fresco, estivo.

Cuscus ai peperoni (per 6 persone)

1 confezione di cuscus (in genere sono da 500 gr)
1 peperone giallo
1 peperone rosso
olio extravergine di oliva
  1. Preparare il cuscus seguendo le istruzioni riportate sulla confezione.
  2. Mondare, lavare, asciugare i peperoni e tagliarli a dadi con il lato di 1 cm. scarso.
  3. Mettere i peperoni in una piccola casseruola con 5 cucchiai d'olio e sale; coprire e cuocere a fuoco moderato per 10 minuti max, o almeno finchè non siano diventati morbidi ma non troppo molli.
  4. Una volta cotti versarli sul cuscus assieme al loro olio di cottura. Mescolare e servire.