giovedì 7 gennaio 2010

L'orzo in chicchi

Molti credono che l'orzo sia solo quello tostato, con il quale si ottiene la buona bevanda priva di caffeina. Invece l'orzo si può trovare anche sotto forma di chicchi. Che si possono cuocere al naturale in acqua bollente per trenta minuti e fare le veci del riso, o anche accompagnarlo, per un buon sapore misto, in tutte le sue ricette, e specialmente in zuppe e insalate. Si possono realizzare anche crocchette e pudding.
Da acquistare è preferibile l'orzo perlato (non deve essere messo a bagno ed è già pronto per la cottura). Si trova anche in farina (adatta per densificare le salse e per dare un gusto dolce agli alimenti) ed è in vendita in questi formati diversi nei negozi specializzati (v. Naturasì o i negozi di granaglie - se li trovate ancora - o nelle erboristerie fornite).
L'orzo è un'eccellente fonte di fibra solubile.

giovedì 17 dicembre 2009

Pesce spada ai capperi

Il pesce spada è esaltato dai capperi. Ecco una facile e veloce ricettina per poter usare i tranci di pesce spada surgelati.

Ingredienti (per 2 persone):
  • 2 tranci di pesce spada surgelati
  • 1 cucchiaio colmo di capperi sott'aceto
  • 1/2 cucchiaio di prezzemolo tritato surgelato
  • 1/2 limone
  • 1 cucchiaio e mezzo di olio
  • sale
  • pomodorini e foglie d'insalata per guarnire
Preparazione:
  • Trita i capperi e aggiungili al prezzemolo.
  • Spremi il succo del mezzo limone.
  • Scalda l'olio in un'ampia padella e quando è caldo adagia le trance di spada.
  • Cuoci a fuoco moderato per 5 minuti circa rigirandole una volta. Mentre cuociono sala. Sono pronte quando pungendole sono tenere.
  • Passale in un piatto.
  • Versa in padella ora i capperi tritati e il prezzemolo. Fai scaldare.
  • Spegni il fuoco e aggiungi il limone. Mescola un'ultima volta la salsetta e distribuiscila sul pesce.
  • Servi caldo con pomodorini e foglie d'insalata.
I capperi sott'aceto si scolano senza sciacquarli.


lunedì 14 dicembre 2009

Mostaccioli duri come sassi

Non comprate questi orrori! Proposti in quasi tutte le bancarelle, supermercati e negozi di souvenir gastronomici calabri si chiamano mostaccioli. Dovrebbero essere dolci di origine devozionale a forma augurale, con miele e succo d'arancia.
Non so come mai, ma in qualunque posto in Calabria tu li compri, credendo di acquistare dei biscotti 'masticabili', ti porti via qualcosa di così duro, ma così duro da rasentare l'assurdo. Non si spezzano nemmeno. Più che da mangiare sono 'utili' come freesbe o come decorazione natalizia. Ma non mi sono sbagliata io, sull'etichetta era scritto biscotti commestibili, non decorazioni a forma di biscotto. Naturalmente prima di lanciarmi a pensare ad una bidonata collettiva, ho verificato se non fossi io ad avere beccato una bidonata individuale e mi sono recata in altri negozi. Ho cercato le confezioni e ho toccato i mostaccioli. Identici ai miei.
Ancora non ho capito come si fa a vendere questa roba da gettare direttamente nel cestino.

giovedì 26 novembre 2009

Le lenticchie verdi

Il mondo dei legumi è molto più vasto di quello che crediamo.
Sapevate che esistono anche le lenticche verdi? Dopo quelle rosse, tipicamente orientali, ecco questa variante della varietà occidentale, la classica marrone. Il sapore è simile, forse quelle verdi sono un po' più delicate. Ottime cotte per:
- ridurle in purè
- realizzare crocchette
- aggiungerne una manciata all'insalata
- aggiungerle al riso per ottenere un piatto completo dal punto di vista proteico.

Le ho trovate da Naturasì.

mercoledì 18 novembre 2009

Risotto ai funghi secchi (in pentola a pressione)

Oggi vi insegnerò un modo furbissimo per farsi un buon risotto ai funghi. Utilizzeremo la pentola a pressione e i funghi secchi in bustina (porcini di solito).

Ingredienti (per 3 porzioni):
  • 3 mestoli di riso
  • 1 bustina di funghi secchi (1/2 se è grande)
  • 6 mestoli dell'acqua di ammollo dei funghi
  • sale
  • 40 gr. di grana grattugiato
  • 40 gr. di burro
Preparazione
  • Metti in ammollo i funghi secchi in 6 mestoli di acqua tiepida per 15 minuti.
  • Nella pentola a pressione metti i 3 mestoli di riso e l'acqua (che nel frattempo sarà diventata marrone) coi funghi. Sala.
  • Chiudi la pentola e alza la fiamma al massimo.
  • Al sibilo, abbassa la fiamma al minimo e dai 8 minuti di cottura. Sfiata e apri la pentola, troverai il risotto già bell'è che pronto così.
  • Regola di sale, versa burro e forma e manteca con fiamma al minimo fino a che tutto si è amalgamato. Servi.
Il consiglio: al posto dei funghi secchi puoi utilizzare anche altro, ad es. piselli o tronchetti di zucchina, o cubetti di patata semplicemente sostituendo i 6 mestoli di acqua d'ammollo con altrettanti mestoli di acqua o brodo e i funghi con ciò che vuoi.

lunedì 16 novembre 2009

Gli anicini

Sembrano cantucci vero? E invece non lo sono. Sono gli anicini, i 'cantucci' calabresi, chiamati così perchè hanno sentore di anice (pianta di origine orientale presente in Calabria allo stato selvatico).
L'impasto è a base di farina 0, zucchero, strutto, lievito, mandorle, uova, latte e semi di anice; impasto modellato in cilindri schiacciati che dopo la prima cottura si tagliano a fette e si infornano di nuovo fino a completa doratura.
Io li ho trovati nella zona di Vibo Valentia, sono abbastanza diffusi. Il sapore è più piacevole di quello dei cantucci, in quanto più delicato.