giovedì 26 settembre 2013

Della serie i casalinghi inutili: la macchina per pop-corn

Oggi inauguro una nuova doppia rubrica di servizio: quella degli attrezzi da cucina, o casalinghi: piccoli e grandi elettrodomestici, utensili per cucinare e altro. Li dividerò nelle categorie: casalinghi utili ed inutili. In questi anni ne ho acquistati talmente tanti che mi sono fatta un bel po' di esperienza. Alcuni, pochi, sono stati una scoperta, ma altri (e Dmail mi perdonerà...) sono futili, ridondanti, o non funzionano. Meno male che se non mi servono li vendo a ripetizione, su Ebay o al mercatino dell'usato. Curiosa sì, ma non fessa. 

Partiamo con l'ultimo arrivo: la macchina per fare i pop-corn. Vi dirò: mi ha sempre tentato, ma, dato che non sono una donna capricciosa ho altrettanto resistito, sia perché non mangio pop-corn molto spesso e sia perché avevo già dei sospetti sulla sua utilità.
Però mi capita che tra i premi della raccolta punti della mia banca, tassativamente da riscattare, non c'era di meglio che una macchina per fare i pop corn. Vabbè, mi dico, proviamo.  
La proposta era una Brandani verde, rosa o arancione. Scelgo quella rosa, il mio colore preferito. 


Dopo un mese l'oggetto arriva a casa (meglio non commentare i tempi di spedizione...). Nel frattempo mi procuro un pacchetto di semi di mais. E mentre attendo, golosa, li faccio in modo tradizionale, rendendomi conto nuovamente di quanto sia semplice: un pentolone, due cucchiai di olio di semi, tre/quattro cucchiai di semi. Coperchio, fuoco e scoppiano da soli in pochi minuti. Un metodo più semplice del pentolone non esiste.  
Bene, arriva finalmente questo macchinino. Innanzitutto, non più di un cucchiaio di pop corn alla volta. Poi, niente olio o qualunque altro condimento. Con il risultato di avere pop corn secchi e incapaci di assorbire il sale. Ma fosse solo questo...bene, metto un solo cucchiaio di semi...e la macchina sputa fuori come impazzita contemporaneamente pop corn e semi ancora da scoppiare, nella 'fantastica' proporzione di di 1:1. Non doma, ne sparge una buona quantità in terra, nonostante un capiente recipente sottostante. Del resto, l'aria calda non fa distinzione, spara fuori tutto quello che ha dentro e la forza centrifuga fa il resto.

Un consiglio? Risparmiate i soldi! Io, intanto, la vendo.   

lunedì 23 settembre 2013

Budino cioccolato e mandorle (in pentola a pressione)

Variante del budino al cioccolato: oltre alla tavoletta fondente ci sono anche le mandorle tritate, un connubio sfizioso. E poi si fa in pentola a pressione, cottura veloce e sana.


Ingredienti:

60 gr. di mandorle pelate
1/2 litro di latte
100 gr cioccolato fondente
80 gr. di biscotti secchi* 
80 gr. zucchero
2 tuorli
2 albumi
Burro per lo stampo (o lo scodello)

Procedimento:

Fai sciogliere a fuoco minimo il cioccolato nel latte, in cui avrai prima aggiunto lo zucchero.
Trita nel mixer biscotti e mandorle. 
Aggiungili al latte e cioccolato.
Aggiungi i tuorli.
Monta a neve gli albumi e aggiungi anche quelli al composto.
Procurati uno stampo che possa infilarsi in pentola a pressione o lo scodello e imburralo. 
Metti 1/4 di litro d'acqua nella pp e il distanziatore.
Chiudi, metti il fuoco al minimo, attendi il fischio: da quel momento calcola 20 minuti di cottura.
Lascia raffreddare: capovolgi in un piatto da dessert. 

Attenzione a non confondere i biscotti secchi dai frollini: i primi sono quelli tipo Oswego ed hanno la caratteristica di inzupparsi di meno, oltre ad essere più leggeri (meno grassi e uova); i secondi sono la maggioranza (ad esempio tutti quelli del Mulino Bianco da colazione), si inzuppano bene e sono ricchi di burro.  

martedì 17 settembre 2013

Vov (liquore zabaione) fatto in casa

Avete presente il Vov, il liquore all'uovo di sapore simile allo zabaione che al supermercato può costare fino a 15 euro? Bene, ecco il metodo per farlo in casa spendendo un terzo. E non solo, sentirete un sapore ben diverso da quello industriale, veramente casalingo pur non discostandosi dal gusto che vi aspettate. A proposito, è istantaneo (niente macerazione per giorni come gli altri liquori).
E poi, fatemelo dire, come regalo (l'ho fatto e donato ad un amico) è apprezzatissimo...


Innanzitutto procuratevi, se non l'avete già, una bottiglia di vetro decente (io ho usato quella di un altro liquore finito) da 1 litro.

Poi acquistate (sempre utile da tenere in casa) una bottiglia di alcool puro alimentare (costa poco, non scade, se ne usa sempre pochissimo per fare i liquori). Si trova facilmente in qualunque supermercato, persino alla Lidl a pochi euro.

Dopodiché, ecco le dosi (per 1 litro di Vov):
  • 1 dl. di alcool per liquori
  • Mezzo litro di latte
  • 1 bicchiere di Marsala 
  • 400 gr. di zucchero 
  • 4 tuorli
Procedimento:
  • Fai bollire il latte e lascialo raffreddare.
  • Sbatti i tuorli con una frusta (meglio elettrica) e lo zucchero.
  •  Unisci a poco a poco sempre rimestando marsala e alcool. 
  • Lascia riposare 10 minuti.
  • Unisci il latte intiepidito.
  • Imbottiglia facendo passare il liquore in un colino da te. 
Non metterlo in frigo! 
C'è a chi piace berlo al mattino a colazione (azione corroborante) e chi dopo il pasto (azione digestiva). 

lunedì 22 luglio 2013

Torta di prugne e mandorle

Questa è una torta gustosa che vi aiuterà a sbolognare un paio di etti di prugne secche che spesso compriamo per assaggiare o per aiutarci ad andare di corpo, ma che poi lasciamo nella confezione (almeno io...).
Farete un pieno di fibra e ferro e minerali utili. In più è gustosa davvero e...sgranocchiabile.  
ps. Le foto che faccio, ammetto, non sono un granché e a volte anche la presentazione. Della quale, lo dico francamente, non me ne frega (quasi) niente. Io bado alla sostanza, mi piace la cucina casalinga. 
Tutta questa moda della presentazione (o mise en place, alla francese, dato che anche un cuoco di una trattoria di periferia, ora vuole farsi chiamare chef..) è pompata ed eccessiva. 
Io sono qui per darvi delle ricette di roba buona da fare in casa vostra. Prima di postare, infatti, io testo sempre tutto personalmente. Sapete quante ne butto via di ricette prima di postarne una? Potete fidarvi. 

Dopo questa necessaria digressione, ora bando alle ciance ed ecco a voi la ricetta. 


Ingredienti:
  • Una confezione di pasta frolla tonda dal banco freschi supermercato
  • 200 gr. prugne secche denocciolate
  • 70 gr. mandorle* pelate
  • 1 uovo
  • 1 dl. di panna liquida
  • 20 gr. di zucchero (preferibilmente di canna, va bene anche quello bianco)
  • cannella in polvere
Preparazione:
  • Imburra ed infarina una tortiera.
  • Posa la pasta frolla.
  • Tosta le mandorle in una padellina.
  • Taglia a pezzetti le prugne. 
  • Sbatti tanto per amalgare l'uovo, la panna, lo zucchero e un pizzico di cannella. 
  • Metti sulla pasta frolla le prugne a pezzetti, le mandorle tostate e il composto di panna, uovo, zucchero e cannella.
  • Inforna a 170° per mezzora.
Torta robusta, ideale a colazione per fare il pieno di energie. 

Occhio a...le *mandorle e le arachidi che servono nei bar per l'aperitivo. Sono piene di sale (attenzione a chi ha la pressione alta) e sono spesso di scarsa qualità. Infatti il sale serve proprio per coprire un sapore tendente al rancido. 

giovedì 8 novembre 2012

Come fare la crema mou in pentola a pressione

Ecco il metodo per fare la crema mou (o dulce di leche) in modo furbo e veloce, senza attrezzi tranne una pentola a pressione.
Ci vogliono solo:

Un barattolo di latte condensato.
Una pentola a pressione.

Stop. Tutto qui direte voi? Sì. Il procedimento è semplicissimo:
  • Procuratevi una lattina di latte condensato (sono tutte da 397 gr.). 
  • Togliete l'etichetta (se ce l'ha) e mettetelo in una pentola a pressione con due dita di acqua.
  • Portate in temperatura e dal fischio date 45 minuti di cottura.
  • Sfiatate. Facendo attenzione a non scottarvi, aprite la lattina. Ecco come apparirà la crema mou: 

La consistenza è un po' budinosa, ma se abbreviate la cottura rimane comunque budinosa con lo svantaggio di essere meno crema mou ed anche troppo zuccherata perchè lo zucchero è meno caramellizzato.
Se vi piace più morbida e spalmabile basta aggiungere un po' di latte e il gioco è fatto.
Ecco com'è diventa con un po' di latte.


A questo punto potrete sbizzarrirvi nelle farciture: gallette di riso, crepes, gelati, yogurt i più comuni, ma credo che sarà difficile non mangiarlo semplicemente a cucchiaini.

giovedì 9 febbraio 2012

La carota nera

Ebbene sì. Esistono anche le carote...nere! Eccole.


Che poi proprio nere non sono: infatti se le grattugiate assumono il color vinaccia.


Ma perchè sono di questo colore, di cosa sanno e sopratutto dove si trovano? 
Innanzitutto c'è da star tranquilli, il sapore è assolutamente identico alle classiche carote arancioni. E come tali si cucinano nello stesso modo, crude o cotte. Anzi, volete sapere la verità? Le 'bastarde' sono proprio quelle arancioni! Infatti in origine le carote erano nere e provenivano dall'Afghanistan. Poi gli olandesi nel 1500, per rendere onore al re Guglielmo D'Orange, con una serie di incroci le fecero diventare arancioni. 
La carota nera, o purple carrot è di questo colore perchè ricca di antociani, quelli che si trovano nei mirtilli o nel vino rosso, e sono potenti antiossidanti. 
Questa carota originaria si trova sfusa nel banco ortofrutta dell'Esselunga.