giovedì 17 dicembre 2009

Pesce spada ai capperi

Il pesce spada è esaltato dai capperi. Ecco una facile e veloce ricettina per poter usare i tranci di pesce spada surgelati.

Ingredienti (per 2 persone):
  • 2 tranci di pesce spada surgelati
  • 1 cucchiaio colmo di capperi sott'aceto
  • 1/2 cucchiaio di prezzemolo tritato surgelato
  • 1/2 limone
  • 1 cucchiaio e mezzo di olio
  • sale
  • pomodorini e foglie d'insalata per guarnire
Preparazione:
  • Trita i capperi e aggiungili al prezzemolo.
  • Spremi il succo del mezzo limone.
  • Scalda l'olio in un'ampia padella e quando è caldo adagia le trance di spada.
  • Cuoci a fuoco moderato per 5 minuti circa rigirandole una volta. Mentre cuociono sala. Sono pronte quando pungendole sono tenere.
  • Passale in un piatto.
  • Versa in padella ora i capperi tritati e il prezzemolo. Fai scaldare.
  • Spegni il fuoco e aggiungi il limone. Mescola un'ultima volta la salsetta e distribuiscila sul pesce.
  • Servi caldo con pomodorini e foglie d'insalata.
I capperi sott'aceto si scolano senza sciacquarli.


lunedì 14 dicembre 2009

Mostaccioli duri come sassi

Non comprate questi orrori! Proposti in quasi tutte le bancarelle, supermercati e negozi di souvenir gastronomici calabri si chiamano mostaccioli. Dovrebbero essere dolci di origine devozionale a forma augurale, con miele e succo d'arancia.
Non so come mai, ma in qualunque posto in Calabria tu li compri, credendo di acquistare dei biscotti 'masticabili', ti porti via qualcosa di così duro, ma così duro da rasentare l'assurdo. Non si spezzano nemmeno. Più che da mangiare sono 'utili' come freesbe o come decorazione natalizia. Ma non mi sono sbagliata io, sull'etichetta era scritto biscotti commestibili, non decorazioni a forma di biscotto. Naturalmente prima di lanciarmi a pensare ad una bidonata collettiva, ho verificato se non fossi io ad avere beccato una bidonata individuale e mi sono recata in altri negozi. Ho cercato le confezioni e ho toccato i mostaccioli. Identici ai miei.
Ancora non ho capito come si fa a vendere questa roba da gettare direttamente nel cestino.

giovedì 26 novembre 2009

Le lenticchie verdi

Il mondo dei legumi è molto più vasto di quello che crediamo.
Sapevate che esistono anche le lenticche verdi? Dopo quelle rosse, tipicamente orientali, ecco questa variante della varietà occidentale, la classica marrone. Il sapore è simile, forse quelle verdi sono un po' più delicate. Ottime cotte per:
- ridurle in purè
- realizzare crocchette
- aggiungerne una manciata all'insalata
- aggiungerle al riso per ottenere un piatto completo dal punto di vista proteico.

Le ho trovate da Naturasì.

mercoledì 18 novembre 2009

Risotto ai funghi secchi (in pentola a pressione)

Oggi vi insegnerò un modo furbissimo per farsi un buon risotto ai funghi. Utilizzeremo la pentola a pressione e i funghi secchi in bustina (porcini di solito).

Ingredienti (per 3 porzioni):
  • 3 mestoli di riso
  • 1 bustina di funghi secchi (1/2 se è grande)
  • 6 mestoli dell'acqua di ammollo dei funghi
  • sale
  • 40 gr. di grana grattugiato
  • 40 gr. di burro
Preparazione
  • Metti in ammollo i funghi secchi in 6 mestoli di acqua tiepida per 15 minuti.
  • Nella pentola a pressione metti i 3 mestoli di riso e l'acqua (che nel frattempo sarà diventata marrone) coi funghi. Sala.
  • Chiudi la pentola e alza la fiamma al massimo.
  • Al sibilo, abbassa la fiamma al minimo e dai 8 minuti di cottura. Sfiata e apri la pentola, troverai il risotto già bell'è che pronto così.
  • Regola di sale, versa burro e forma e manteca con fiamma al minimo fino a che tutto si è amalgamato. Servi.
Il consiglio: al posto dei funghi secchi puoi utilizzare anche altro, ad es. piselli o tronchetti di zucchina, o cubetti di patata semplicemente sostituendo i 6 mestoli di acqua d'ammollo con altrettanti mestoli di acqua o brodo e i funghi con ciò che vuoi.

lunedì 16 novembre 2009

Gli anicini

Sembrano cantucci vero? E invece non lo sono. Sono gli anicini, i 'cantucci' calabresi, chiamati così perchè hanno sentore di anice (pianta di origine orientale presente in Calabria allo stato selvatico).
L'impasto è a base di farina 0, zucchero, strutto, lievito, mandorle, uova, latte e semi di anice; impasto modellato in cilindri schiacciati che dopo la prima cottura si tagliano a fette e si infornano di nuovo fino a completa doratura.
Io li ho trovati nella zona di Vibo Valentia, sono abbastanza diffusi. Il sapore è più piacevole di quello dei cantucci, in quanto più delicato.

giovedì 5 novembre 2009

Della serie, gli attrezzi inutili: il caramellizzatore

Oggi ho una vis polemica. Vi presento un'attrezzo da cucina, il caramellizzatore. Irrompo dicendo subito che è una gran bidonata. Un arnese inutile. Lo so perchè l'ho comprato.
Non serve a null'altro che a fare la crème brulé. Allora vi chiedo, un po' provocatoriamente:
  1. Nella vita avete mai fatto la crème brulé?
  2. Nel raro caso l'abbiate fatta, quante volte pensate di rifarla?
  3. Avete un ristorante dove nel menù dei dessert avete la crème brulè?
Bene, se non avete risposto sì a tutte e tre le domande, quest'oggetto NON vi servirà.
D'accordo che il costo è contenuto, meno di una ventina di euro. Ma dato che le nostre cucine, a parte rari casi, non sono poi così grandi e capienti, perchè acquistare qualcosa unicamente per caramellizzare lo zucchero? E non ditemi che lo si può usare al posto del pentolino per caramellizzare quantità più grandi di zucchero...ve la immaginate la fiammella dentro un pentolino?
Le sue scomodità non finiscono qui, innanzitutto si ricarica con il gas butano, quello per gli accendini. Che non sono inclusi nella confezione d'acquisto, quindi vi tocca andare anche dal tabaccaio a spendere altri soldi. Poi la ricarica finisce molto velocemente, se alzate la fiammella un po' di più.
Se sono arrivata a dirvi che è un'acquisto inutile è perchè l'ho provato in tutti i fantasiosi usi che decantano sulla confezione. Ecco la mia esperienza:
  1. Scottare il formaggio. Non scotta proprio un bel niente. Lo brucia! Per scottare il formaggio non ci va una fiamma diretta, ma va poggiato a fette su una piastra e lasciato fondere leggermente.
  2. Crosticine alle bistecche. Idem con patate. Le brucia! Per rendere croccante la carne basta semplicemente grigliarla di più.
  3. Pelare i peperoni. Come si sa, i peperoni vanno bruciacchiati e poi messi in un sacchetto di carta al caldo e dopo si possono pelare. Questo lo fa, peccato che per bruciacchiare un peperone intero ci vogliono 6 ricariche, visto la dimensione della fiammella...e la fiamma dei nostri fornelli è molto più efficace e meno costosa.
  4. Tostare i semi di zucca. Questa è una bufalona! Si bruciano! Per tostarli certo non vanno a diretto contatto con la fiamma, ma in forno.
Ora vedete voi, se avete soldi da buttare...