mercoledì 30 gennaio 2008

Alghe: Kombu e Wakame

Le alghe sono piante utilizzate nella cucina giapponese (infatti il loro nome è giapponese), effettivamente nella cucina mediterranea non si sa che farsene.
Non disprezzo la cucina giapponese o macrobiotica, che utilizza molto ingredienti della cucina giapponese, ma onestamente, se non fosse per curiosità non l'avrei mai comperate, e certamente non le ricomprerò nuovamente.
Sono costose e immangiabili. Sono alghe, quindi non fa molta differenza fra l'una e l'altra anche se le vendono con nomi diversi.
Si acquistano essiccate e devi stanziare circa una decina di euro per un sacchetto come questi.





Devi tagliarne 1-4 cm. con le forbici e ammollare il pezzetto in una tazza d'acqua per una ventina di minuti. Le vedrai crescere smisuratamente e diventare verdi e ti ricorderai che sono esattamente quelle che hai scansato quando hai fatto il bagno al mare a Rimini 10 anni fa. Scivolose, con un forte odore di mare.

In sintesi allora come si utilizzano?
La Kombu io l'ho utilizzata nelle zuppe di verdure (aiuta a fare il brodo) e nell'acqua di cottura dei legumi poi la getto via (ha la proprietà di abbreviarne i tempi di cottura in quanto l'acido glutammico che contiene, rende più tenere le fibre). Bisogna mettere meno sale perché le alghe salano. La Kombu contiene calcio, potassio, ferro e iodio.
La Wakame la utilizzo nello stesso identico modo, dicono che si può saltare e mangiare da sola. Io però l'ho trovata stomachevole.

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