giovedì 21 febbraio 2008

Il miglio



Dopo averlo acquistato e consumato in svariati modi, ritengo il miglio una schifezza alimentare. Dopo qualche volta che lo mangi non ne puoi più e diventa stomachevole. Credo non ne mangerò più per il resto della vita. Ma tant'è, dovevo provarlo e direi che non ne sentirò la mancanza. Non è un caso infatti che pochi lo conoscono e non si sia diffuso, ti credo, fa schifo! Com'è che invece si è così diffusa la cioccolata o la pizza? Eh eh!
Per dare comunque due indicazioni su che cos'è. E' un cereale, facilmente digeribile, proteico. Il miglio è il becchime per il pollame e gli uccellini da gabbia. Quindi tanto "umano" non è.
Va lavato e cotto come il riso, solo che a differenza di quest'ultimo, il miglio diventa molto gonfio e tende a spappolarsi. Se rimane in acqua continua ad assorbirla e a gonfiarsi diventando sempre più immangiabile. E' consigliabile perciò, cuocerlo e mangiarlo subito.
Se hai deciso comunque di sperimentare questo sapore puoi consumarlo nei seguenti modi, senza impazzire a cercare ricette complicatissime:
- al posto della pastina o riso in una zuppa di verdura
- riso e miglio: 1 parte di riso e 1/2 di miglio
- polenta di miglio: 1 bicchiere di miglio e 6 bicchieri di acqua. Cuoci per un ora finchè non si sfa a polenta. Sala e aggiungi i tuoi condimenti.
- zuppa di miglio: fai un battuto di 1 carota e 1 cipolla e 1 zucchina e falle stufare in una casseruola con un po' d'olio e sale. Aggiungi 5 bicchieri di acqua e 1 di miglio e fai cuocere circa 30 minuti. Aggiusta di sale e servi con parmigiano e olio.
- Crocchette di miglio: cuoci il miglio in acqua bollente salata finché non si spappola tanto da avere una consistenza dura. Lascia raffreddare, aggiungi un trito di erbe aromatiche e fai delle polpettine che metterai in forno a cuocere (più che altro ad asciugarsi) per circa 30 minuti a 200°.

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