Ce l'ho fatta: le ho trovate. Senape in grani e senape in polvere.
Oramai era una sfida personale. Quante volte mi è capitato di sbuffare leggendo ricette che richiedevano la senape in grani e/o in polvere...e lasciavo perdere.
Cos'è la senape innanzitutto? Vorrei sfatare una credenza diffusa, cioè che la senape sia quella salsa densa che troviamo già pronta nei barattolini. Nulla di più errato! In realtà quella è la
mostarda, o senape in pasta. Anche se sulle confezioni c'è scritto più semplicemente senape, quel vocabolo non è corretto. Il nome giusto
è infatti mostarda: salsa densa a base di senape e aceto, con aromi vari (cit. dizionario Zingarelli).
Gli inglesi hanno ragione: da loro la senape in pasta si chiama mustard.
La senape è quindi una pianta dalle foglie commestibili (fonte di vitamina C, A, ferro e potassio).
La
senape in pasta si ottiene macerando i semi della pianta in un liquido (vino, mosto, aceto, acqua) e riducendoli quindi in pasta. La mostarda si utilizza
al naturale come salsa, sia prima della cottura per insaporire
maiale e
pollo o
si aggiunge alle altre salse per vivacizzarne il sapore, stemperandola in piccole quantità per volta. Il vasetto va conservato in frigo, mescolandone di tanto in tanto il contenuto.
La
senape in grani si divide in
bianca (v. foto) e
nera. Dev'essere conservata in un luogo asciutto e buio e ben chiusa. I grani si utilizzano per le marinate, il curry e per aromatizzare olio e aceto. Vanno pestati leggermente prima di aggiungerli perchè sprigionino meglio il loro aroma.
Trovata! Viene venduta da Naturasì.Eccola la più introvabile! La
senape in polvere o farina di senape. E' piccante quasi come peperoncino. Si ottiene macinando i semi e perde rapidamente il suo aroma se non è conservata in un recipiente chiuso e in un luogo buio, (la cosa migliore è lasciarlo nella sua scatolina di latta). Si unisce a pizzichi alle salse e a cucchiaini a minestre e pietanze, previo essere stemperata con un po' d'acqua, di brodo, di vino, di aceto, d'olio.
Trovata! All'Esselunga. Non in scansia tra le salse, ma sopra il bordo del bancone delle carni fresche confezionate. Ma le senapi non sono finite qui:
- Senape all'antica o senape di Meaux. Originaria di Meaux, in Francia, è ottenuta dai semi neri spezzettati grossolanamente che determinano la consistenza granulosa e il colore bruno. E' dolce e speziata e accompagna perfettamente grigliate, salumi e carni fredde.
- Senape forte o senape di Digione. Ha la doc dal 1937, è ottenuta da semi neri, acqua, vino bianco e agresto (succo d'uva non fermentato). Accompagna bene le carni ed è la senape ideale per realizzare la maionese. Dal 1300 Digione è conosciuta nel mondo come capitale francese della senape.
- Senape inglese o mustard. In polvere e in pasta, molto forte, ottenuta dai semi bianchi e neri. Accompagna il roastbeef. Per preparare la senape in pasta partendo da quella in polvere, aggiungere acqua fredda e lasciare riposare 15 minuti.
- Senape tedesca. Agrodolce, ottenuta dai semi bianchi e neri, profumata con erbe e spezie, si accompagna perfettamente ai wurstel.
- Senape americana. Di colore giallo vivo, se volete avere quella originale, basta chiederne una bustina in occasione di un pasto da McDonalds. E' la curcuma che gli dà il suo caratteristico colore ed è preparata con grani bianchi e neri, aceto, zucchero e spezie. Di consistenza piuttosto liquida, ideale negli hot dog e hamburger.