
Il
brodo di giuggiole è talmente dolce che addirittura ci è stato costruito sopra un proverbio: "andare in brodo di giuggiole", significa infatti gongolare di gioia.
In "brodo" ovviamente non è brodo, ma un liquore dolcissimo ottenuto dalla giuggiola matura.
Pensate che è raro trovarlo, io l'ho acquistato in occasione di una visita al
meraviglioso borgo di Arquà Petrarca, in provincia di Padova che, se non siete stati è assolutamente da vedere. Oltre ad essere
uno dei borghi più belli d'Italia, adagiato fra i dolci rilievi dei colli euganei, e aver ospitato l'ultima dimora del sommo poeta Petrarca (sotto una foto del suo busto che ho scattato all'interno della casa-museo), è qui ancora dove viene lavorata e venduta la giuggiola e il suo squisito"brodo".

La giuggiola è un frutto tropicale che secondo la varietà può avere le dimensioni di un'oliva o di un dattero e può essere rotonda od oblunga. In Nord America, dove questo frutto è poco conosciuto, con il nome di giuggiola viene indicato un dolce fatto con la pasta di giuggiole. Fresca è un 'eccellente fonte di vitamina C. Secca, offre un maggior apporto di energia ed è un'eccellente fonte di potassio.

Arquà Petrarca è uno degli unici luoghi in cui questo frutto raro è offerto al pubblico in tante preparazioni: dal liquore, alle confetture, dai frutti sotto spirito, a quelli freschi.