venerdì 17 aprile 2009

Ho provato i prodotti della Compagnia del Cavatappi: recensione

Grazie al post che ho fatto sull'altro mio blog, ho ricevuto € 45 di prodotti omaggio a scelta da parte della Compagnia del Cavatappi, un venditore online di prodotti gastronomici tipici del sud Italia.
Ecco cosa mi è piaciuto e cosa no.

PASTA di Gragnano: ovviamente ho provato formati inusuali. Il sapore non è nè più nè meno della migliore della GD sul mercato, la De Cecco. Ma il prezzo è triplicato.
  • Vermicelloni: il simpatico è che sono lunghissimi, almeno il triplo dei normali spaghetti. Per il resto sono pasta normalissima. Ideali con sughi al pomodoro.
  • Orecchiette napoletane: sono orecchiette più grandi e ritorte all'interno, un gusto particolare lascia questa forma, ma è solo la forma! Ideali con sugo alle verdure.
  • Calamaretti: enormi maccheroni larghi e corti. Un po' faticoso mangiarli (apertura alare della bocca...). Ideali con sugo al pomodoro, bufala e olive nere.
SALATO:
  • Pesto Donnafugata: non mi è piaciuto per nulla, più che pesto era un patè strano di cavolfiore e pomodoro. Immangiabile da solo o sul pane, mediocre nella pasta. Da evitare.
  • Patè di tonno: ottimo. Più che patè era una spuma di tonno, realizzata semplicemente frullando finemente il tonno sgocciolato dall'olio. Nonostante questo, il tonno di grande qualità. Un prodotto di ottimo e leggero sapore, che si finisce presto.
DOLCE:
  • Miele di Zagara di Limone: innanzitutto mi è arrivato indurito, solidificato, segno che non era recente. L'ho dovuto quindi riportare alla sua originaria naturalezza a bagno maria. Nonostante questo il sapore era di un qualunque altro miele, e non profumava.
  • Crema al pistacchio: questa davvero una leccornia. Difficile trovarla, so che la fa la Babbi. Si mangia da sola, a cucchiaini e uno tira l'altro. Sul pane si perde. E' una "Nutella" al pistacchio.
  • Crema al limone: uguale a quella di pistacchio, ma molto peggio. Non so, più unta, meno gradevole. L'ho gustata da sola, poi non ne potevo più e l'ho riciclata (prima fondendola a bagnomaria) riempiendo cannoli pronti vuoti di pasta sfoglia.
  • Confettura di arance rosse: indubbiamente naturale, originale, di qualità, ma il sapore talmente forte ed amaro, e contemporaneamente di constrasto troppo zuccherata, che l'ho lasciata lì.
  • Confettura di fico d'india: l'ho scelta perchè attirata dall'originalità, ma è una cattiva forma per gustare il fico d'india. Madre Natura ha creato quest'ultimo spinoso, ma superato quest'ostacolo il frutto è dolce e delicato, profumato. Questa confettura emana cattivo odore (si badi ben, non perchè avariata), l'ho trovata assolutamente non corrispondente al sapore del fico d'india, ma solo una sua brutta copia, per me immangiabile. Effettivamennte con le confetture non ho avuto fortuna, chissà le altre.

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